AMBIENTE

Qui c’è veramente molto da dire..

MANCIANO IDEA COMUNE
“Tracciare i rifiuti è una attività “smart” a tutti gli effetti. Da un lato, sapere quanti e che tipo di rifiuti producono i cittadini consente poi di incentivare buone pratiche di gestione con tariffe personalizzate e proporzionate. Dall’altro, conoscere il percorso completo di plastica, organico e carta, dal cassonetto all’impianto di valorizzazione, è già oggi una garanzia di sicurezza e trasparenza: dà valore all’impegno quotidiano di chi fa la raccolta differenziata dimostrando l’effettiva utilità di separare i rifiuti”
TRADIZIONE E FUTURO (le cose come stanno davvero)
Come consueto il programma della lista Morini introduce con un ragionamento fumoso ed incompleto, utilizzando termini inappropriati: non esistono in materia “tariffe personalizzate”, ma esiste nelle zone più all’avanguardia nel settore la “tariffa puntuale”, termine tecnico che indica che ogni cittadino paga esattamente per i rifiuti che produce; nessuna di queste realtà è attiva nei 109 comuni dell’ ATO Toscana sud. Non esistono soltanto le frazioni sommariamente indicate nel programma Morini (plastica organico carta), il vetro è la frazione che, correttamente differenziata, dà più alta valorizzazione economica e quindi i maggiori vantaggi in termini di sgravio tariffario. Ma sorprende più di tutto ciò, parlare di rifiuti esulando completamente dal quadro normativo: la governance dei rifiuti nei nostri territori è affidata ad un ente (Autorità di Ambito Toscana Sud), che raccoglie 109 comuni, che si trovano tutti insieme in assemblee che governano le scelte da operare in materia, in cui il Comune di Manciano ha un peso percentuale al voto dello 0,24%. Questo per dire che la prospettata gestione “smart” dei rifiuti non è attuabile in autonomia dal Comune di Manciano.
MANCIANO IDEA COMUNE
“La proposta pilota da realizzare inizialmente in una frazione, riguarda la messa in atto di un sistema a calotta per la raccolta dei rifiuti indifferenziati da realizzarsi in concerto con la Società concessionaria di igiene urbana. Si tratta di un cassonetto hi-tech che si apre mediante smart-card in dotazione al cittadino: che permette di aprire lo sportello e gettare i rifiuti che saranno autonomamente differenziati dal sistema al suo interno: carta, plastica, lattine organico e vetro”
TRADIZIONE E FUTURO (le cose come stanno davvero)
E’ bene ricordare che la riorganizzazione dei servizi sui nostri territori, passa, obbligatoriamente, per un piano di “area omogenea”: otto comuni dell’area a sud di Grosseto, tra cui Manciano, devono presentare all’ATO (non alla società concessionaria, con cui non si può concertare proprio un bel niente) un piano omogeneo, con scelte condivise ed unitarie sulla gestione dei rifiuti in tutti i comuni. Si sottolinea come, ancora una volta, la lista Manciano Idea Comune o non conosce la normativa (grave difetto per chi si candida ad amministrare un ente pubblico) o si prende gioco volutamente dei propri elettori.
MANCIANO IDEA COMUNE
“Nella calotta entra solo una determinata capienza: il sacchetto non deve essere più grande di 15 kg, in modo da limitare il conferimento degli indifferenziati incentivando il cittadino a separare carta, plastica, lattine organico e vetro. In più si impedisce di gettarvi ingombranti e altri tipi di rifiuti recuperabili che vanno invece portati al centro di raccolta”
TRADIZIONE E FUTURO (le cose come stanno davvero)
Nel capoverso precedente Manciano Idea Comune parla di un cassonetto intelligente in grado di separare autonomamente i rifiuti al suo interno (mai sentita un simile bufala), adesso si ridimensiona e dice che dobbiamo attrezzarci con tanti sacchettini da 15 litri (più o meno una borsina della spesa): concittadini preparatevi a frequenti passeggiate giornaliere al cassonetto, potrebbe diventare un nuovo punto di ritrovo e socializzazione!
CONCLUSIONI
La questione della gestione dei rifiuti merita una certa serietà, trattandosi di una delle più importanti imposizioni fiscali al cittadino e uno dei temi più sensibili per la protezione dell’ambiente.
I rifiuti vanno differenziati e devono tornare materie prime, in primo luogo per questo pianeta che altrimenti andrebbe ad esaurire ogni possibilità di sopravvivenza; basta prendere esempio dai comuni del Nord Italia e da alcune eccellenze toscane, per capire che l’unica soluzione è una separazione responsabile alla fonte e una raccolta mista: domiciliare nelle zone a più alta densità abitativa e di prossimità nelle zone aperte e nei piccoli borghi. Vi invitiamo a leggere il nostro programma elettorale in materia.