Caro Manciano,
ciao, ho giocato nelle tue strade da bambino, amoreggiato al viale da ragazzo, percorso in lungo e in largo le tue campagne da adulto… Ci conosciamo molto bene, sono Antonio, sono passati ormai 54 anni da quando ci siamo incontrati e il nostro è un amore reciproco che continua a crescere.
Hai accolto i miei genitori allora “migranti” come fossero sempre stati qua, con te sono cresciuti i miei quattro figli, grazie alla tua terra e alla mia tenacia ho un lavoro prospero.
Dall’incontro tra le tue uve tradizionali, la tua natura e il lavoro mio e dei miei collaboratori, nascono vini sinceri e quel sapore unico che solo la tua terra e il tuo clima possono dare, riconosciuto e apprezzato in tutto il mondo, e che dà da vivere alla mia famiglia e alle persone che lavorano con me.
Sono grato a te e ai nostri nonni che hanno lottato prima per liberarti dalla dittatura fascista e poi per il santo diritto a coltivare la terra. Ti sono grato per le tue bellezze, per la tua storia e per le tue risorse che sostengono noi e gli altri fratelli che ti scelgono come loro dimora. Sono orgoglioso di appartenere a questa comunità, sono vicino senza pregiudizio alle persone in difficoltà e sento di poterle aiutare perché sono un uomo che le ha vissute.
Ho avuto l’onore di partecipare all’amministrazione del tuo Comune per cinque anni, esperienza bellissima che ha contribuito alla mia crescita. Ho deciso di continuare questo percorso partendo dagli stessi valori che mi hanno spinto cinque anni fa, consapevole che ci sono tanti problemi da risolvere con coraggio: voglio contribuire a darti una assistenza sanitaria degna di questo nome, paesi più accoglienti e più puliti, strade più dignitose.
Sono fiducioso e determinato, circondato da un gruppo di persone giovani, motivate, inesperte di “politica”, ma capaci di servire il prossimo, ricche di competenze e di
entusiasmo.
Questo vuol essere il mio modo di ringraziarti per la pace, il lavoro e l’amore che mi hai donato.