Documento Tecnico Politico su Consuntivo 2017
Il prospetto dimostrativo del risultato di amministrazione dell’anno 2017 (si intende quello previsto dal TUEL che certifica un avanzo libero di € 1.069.472) preso a riferimento dalla minoranza nel Consiglio Comunale del 30.04.2018 e più volte divulgato sul web, non e’ volto a rappresentare l’efficacia dell’azione amministrativa dell’esercizio oggetto di consuntivo, ma evidenzia il risultato di amministrazione nel suo complesso, le cui componenti non sono generate esclusivamente dalla “gestione di competenza” ma ricomprendono anche il risultato della gestione dei residui e la parte di avanzi di amministrazione non applicati negli esercizi precedenti.
A tal proposito si veda anche la giurisprudenza consolidata della Corte dei Conti, la quale ha formulato numerose pronunce specifiche nei confronti di Enti che presentavano un risultato complessivo positivo ma un disavanzo nella gestione di competenza.
Su tale passaggio, in prospettiva si mette in evidenza come l’ente, pur avendo un ingente avanzo di amministrazione complessivo, su ogni esercizio debba sempre garantire una gestione di competenza positiva. Questo è un ulteriore elemento che dimostra come politicamente, accumulare avanzi ingenti non ha effetti positivi.
Ciò posto, si precisa che il risultato di amministrazione di €. 5.600.999,43 che emerge dal suddetto prospetto è composto da:
- avanzo di competenza €. 1.280.638,28 che e’ il vero dato rappresentativo della gestione di un determinato esercizio (vedasi anche pag. 8 della relazione al Conto di Bilancio 2017 dell’Organo di Revisione, peraltro pubblicata sul sito istituzionale dell’Ente nella sezione “trasparenza”),
- avanzo della gestione dei residui per €. 34.813,98,
- avanzi di amministrazione non applicati negli esercizi precedenti per €. 4.285.547,17.
A maggior supporto si evidenzia di seguito la composizione dei risultati di amministrazione nell’ultimo triennio:
2015 | 2016 | 2017 | |
Avanzo gestione competenza | € 1.101.568,00 | € 1.204.804,00 | € 1.280.638,00 |
Avanzo gestione residui | € 2.624.251,00 | € 14.190,00 | € 34.813,00 |
Avanzo non distribuito anni precedenti | € 569.474,00 | € 3.358.208,00 | € 4.285.547,00 |
Totale avanzo di amministrazione | € 4.295.295,00 | € 4.548.822,00 | € 5.600.999,00 |
A tal proposito per massima chiarezza, si precisa che gli avanzi di amministrazione non applicati negli esercizi precedenti sono per la maggior parte generati da ragioni legate agli equilibri di finanza Pubblica (ex patto di stabilità modificato e integrato con le varie Leggi di stabilità), che impone il conseguimento di un saldo non negativo tra le entrate finali e le spese finali in termini di competenza finanziaria potenziata.
Come detto sopra, il risultato della gestione di competenza, vero indicatore della capacita’ di spesa dell’Ente, presenta il seguente trend storico:
Anno 2015 € 1.101.568,91
Anno 2016 € 1.204.804,63
Anno 2017 € 1.280.638,28
Da tali somme vanno detratte alcune consistenti voci che, per norme di Legge, non possono essere impegnate e spese, quindi vanno necessariamente e obbligatoriamente a comporre l’avanzo di gestione.
Se si vuole valutare in termini di competenza, la gestione politica del bilancio dell’ente, che ha generato nel 2017 un avanzo di amministrazione estremamente elevato, occorre, analizzando i dati forniti nella relazione del revisore dei conti, andare a dettagliare la composizone del risultato della gestione di competenza.
2016 | 2017 | |
Avanzo Gestione Competenza | € 1.204.804,00 | € 1.280.638,00 |
Saldo Gestione Competenza | € 267.717,00 | € 1.017.363,00 |
Avanzo Amministrazione Applicato | € 937.087,00 | € 263.274,00 |
Poichè tutto il ragionamento politico si basa sulla capacità di spesa non utilizzata nell’esercizio 2017 dalla giunta comunale, si nota come nell’analisi del risultato di amministrazione in termini di competenza occorre tenere presente l’entità dell’avanzo di amministrazione dell’esercizio precedente applicato a quello corrente. Analizzando tale dato ed estrapolandolo dal risultato di gestione di competenza, si nota come il rapporto fra i due esercizi sia nettamennte diverso e come, politicamente, affermare che siano in linea con una differenza di solo 75.834€ non corrisponde alla realtà.
2016 | 2017 | Differenza | |
Avanzo Gestione Competenza | € 1.204.804,00 | € 1.280.638,00 | € 75.834,00 |
Saldo Gestione Competenza | € 267.717,00 | € 1.017.363,00 | € 749.646,00 |
Avanzo Amministrazione Applicato | € 937.087,00 | € 263.274,00 |
La reale differenza fra il saldo di gestione di competenza del 2016 e quello del 2017, considerando la differente applicazione dell’avanzo di amministrazione è infatti di ben 749.646€. Quindi, politicamentre, se si vuole fare un confronto va preso questo dato come riferimento.Per dovere di chiarezza, si rappresenta di seguito un prospetto che evidenzia, l’evoluzione del risultato della gestione di competenza effettivamente spendibile nell’ultimo triennio:
2015 | 2016 | 2017 | |
Risultato gestione competenza | € 1.101.568,00 | € 1.204.804,00 | € 1.280.638,00 |
Fondo crediti dubbia esigibilità | € 120.000,00 | € 216.406,00 | € 431.324,00 |
Fondo copertura perdite società partecipate | € 2.355,00 | € 5.000,00 | € 8.600,00 |
Fondo indennità fine mandato | € 2.800,00 | € 2.800,00 | € 1.721,00 |
Fondo di riserva di cassa | € 0,00 | € 20.000,00 | € 20.000,00 |
Accantonamento post morte discarica | € 303.658,00 | € 328.845,00 | € 127.053,00 |
Fondo rinnovo contrattuale personale | € 0,00 | € 14.000,00 | € 20.000,00 |
PARTE SPENDIBILE
2015 | 2016 | 2017 | |
Parte spendibile | € 672.754,00 | € 617.752,00 | € 671.939,00 |
Volume complessivo bilancio | € 10.337.230,00 | € 10.487.464,00 | € 10.194.871,00 |
Avanzo spendibile su volume bilancio (%) | 6,51% | 5,89% | 6,59% |
Pur non essendo esplicitata la formula di calcolo, con parte spendibile si deduce che vengano considerate tutte le economie di competenza dei singoli capitoli di uscita.
Come si può vedere sopra, il dato della parte “spendibile” dell’avanzo di gestione 2017 è in linea con il biennio precedente sia in termini assoluti che in termini percentuali rispetto al volume complessivo del bilancio comunale.
Poichè il ragionamento politico è volto a dimostrare una ingente capacità di spesa persa dalla giunta comunale nell’esercizio 2017, per dare un quadro esaustivo a livello politico occorre considerare anche la voce di AVANZO APPLICABILE. Con avanzo applicabile si intende l’avanzo di amministrazione degli esercizi precedenti, applicabile agli esercizi correnti, compatibilmente con i limiti imposti dagli equilibri di bilancio.
Al fine di fornire degli elementi omogenei, nel ragionamento non si considera la parte vincolata del risultato di amministrazione, ma solamente la parte destinata agli investimenti e la parte libera e disponibile (ultime due voci prospetto TUEL), definendo la somma di tali importi come “AVANZO APPLICABILE”.
Si riporta una tabella con tutte le voci delle due parti dell’avanzo che, sommate generano l’avanzo applicabile anno per anno:
2015 | 2016 | 2017 | |
Totale avanzo di amministrazione | € 4.295.295,00 | € 4.548.822,00 | € 5.600.999,00 |
Totale parte destinata agli investimenti | € 391.017,00 | € 305.327,00 | € 104.566,00 |
Totale parte disponibile | € 620.677,00 | € 322.199,00 | € 1.069.472,00 |
Avanzo (esercizi precedenti) applicabile | – | € 1.011.694,00 | € 627.526,00 |
Si va quindi a verificare nei due esercizi 2016 e 2017, la differenza fra l’avanzo applicabile e l’avanzo dell’esercizio precedente applicato a quello corrente si evince come esiste una grossa somma di avanzo applicabile non applicato nell’esercizio 2017. Questa somma di € 364.252 è una ulteriore capacità di spesa non utilizzata dalla giunta comunale. Al contrario si nota come, nell’esercizio 2016, quasi la totalità dell’avanzo applicabile è stato effettivamente applicato all’esercizio, andando quindi a sfruttare la capacità di spesa.
2015 | 2016 | 2017 | |
Avanzo Amministrazione Applicabile | € 1.011.694,00 | € 627.526,00 | |
Avanzo Amministrazione Applicato | – | € 937.087,00 | € 263.274,00 |
Avanzo Applicabile Non Applicato | – | € 74.607,00 | € 364.252,00 |
Occorre inoltre tenere presente che l’ente nell’esercizio 2017 ha ottenuto un overshooting di ben € 1.690.000 quindi non esisteva alcuna limitazione nell’applicazione dell’avanzo degli esercizi precedenti, tale a giustificare l’assenza di una manovra politica. A tale considerazione si aggiunge il fatto che durante l’ultima variazione di bilancio del 30.11 il margine di manovra disponibili e certificato sugli equilibri era di € 295.857, come verificabile dal prospetto allegato alla delibera e il FCDE era stato aumentato a € 431.324 importo ben superiore a quanto richiesto dalla normativa. Tali dati confermano la possibilità di applicare interamente l’avanzo dell’esercizio precedente, cosa non operata per scelta politica.
La mancata applicazione dell’avanzo per € 364.252 è quindi a tutti gli effetti una capacità di spesa persa, che nel prospetto elaborato dalla giunta comunale si va a sommare alla parte spendibile.
ll totale delle risorse spendibili ed effettivamente non impegnate al 31.12.17 è quindi dato dalla parte spendibile € 671.939 (cioè la somma delle economie sui capitoli di bilancio) e dalla parte di avanzo applicabile e non applicato di € 364.252. Tale cifra di € 1.036.191 è la capacità di spesa persa dalla giunta Morini nell’esercizio 2017.
2015 | 2016 | 2017 | |
Parte spendibile | € 672.754,00 | € 617.752,00 | € 671.939,00 |
Avanzo applicabile non applicato | € 74.607,00 | € 364.252,00 | |
Capacità di spesa non utilizzata | € 692.359,00 | € 1.036.191,00 |
Il prospetto complessivo, riprendendo quanto fornito dalla maggioranza è il seguente:
2016 | 2017 | |
Capacità di spesa non utilizzata | € 692.359,00 | € 1.036.191,00 |
Volume complessivo bilancio | € 10.487.464,00 | € 10.194.871,00 |
% avanzo spendibile su totale | 6,60% | 10,16% |
% avanzo spendibile su totale (relazione maggioranza) | 5,89% | 6,59% |
Quindi la percentuale reale di avanzo spendibile parametrata sulla reale capacità di spesa non utilizzata è del 10,16% del totale del volume del bilancio e non del 6,59%. Tale dato è in netta crescita rispetto agli esercizi precedenti e, comunque, essendo quasi il doppio, assolutamente non in linea con il 2016.
Si consideri inoltre che il margine dell’avanzo di amministrazione 2017 applicabile nel 2018 ammonta a €. 459.158,76 (vedasi anche pagg. 14 e 15 della relazione al Bilancio di Previsione 2018 dell’Organo di Revisione pubblicata sul sito istituzionale dell’Ente nella sezione “trasparenza”). Detto ciò rimane un margine di €. 212.780,35, costituito dalla differenza fra avanzo spendibile 2017 e avanzo applicabile nel 2018, da considerarsi del tutto fisiologico rispetto all’entita’ del Bilancio.
Così come dimostrato a livello di capacità di spesa, con l’introduzione dell’avanzo applicabile, si nota che, anche considerando il margine dell’avanzo di amministrazione 2017 applicabile nel 2018, pari a € 459.158,76 si ha una una capacità di spesa non utilizzata e persa pari a € 577.032 (non di € 212.780 come enunciato dalla maggioranza).
Preme precisare come l’ente avrebbe potuto utilizzare tutta la capacità di spesa dell’esercizio 2017 di € 1.036.191,00, andando a finanziare nel 2018 la manovra di applicazione dell’avanzo 2017, prendendo risorse dalla parte vincolata.
Per dovere di cronaca ed essere esaustivi fino in fondo nell’analisi comparativa, fra gli esercizi 2016 e 2017, si dimostra una netta differenza in termini di capacità di spesa persa.
2016 | 2017 | |
Parte spendibile | € 617.752,00 | € 671.939,00 |
Avanzo applicabile non applicato | € 74.607,00 | € 364.252,00 |
Capacità di spesa non utilizzata | € 692.359,00 | € 1.036.191,00 |
Infatti la capacità di spesa non utilizzata dell’esercizio 2016 era di € 692.359 (6,60% del bilancio dell’ente), di cui ben € 627.526 (data dalla somma fra avanzo destinato ad investimenti ed avanzo libero) erano utilizzabili nell’esercizio successivo. Quindi le economie di competenza sul 2016 non hanno generato una capacità di spesa persa, al contrario di quanto accaduto nell’esercizio 2017,dove l’ente ha perso una capacità di spesa ingente.
Questo a dimostrazione della netta differenza politica nella gestione del bilancio, che ha visto utilizzare in modo armonico tutta la capacità di spesa del 2016 e purtroppo perdere per sempre molte risorse spendibili nell’esercizio 2017.
Tale margine costituisce una riserva da accantonare per sopperire a potenziali emergenze, come già accaduto nei mesi autunnali degli anni 2012 e 2014. Questa affermazione è concettualmente sbagliata, in quanto si fa erroneamente riferimento al 2017, ragionando sui dati del 2018.
Infatti i € 212.780 citati nella relazione sono un margine di manovra non utilizzato dopo aver applicato l’avanzo del 2017 al 2018, non certo un cuscinetto sull’esercizio 2017.
A tal proposito si rimarca il fatto che sull’esercizio 2017, per sopperire ad eventuali emergenze c’era tutto l’avanzo applicabile (€ 364.252,00), così come le economie di competenza sui capitoli (€ 671.939,00) per un totale di € 1.036.191,00. Tale considerazione quindi non sussiste ne dal punto di vista tecnico, che politico.
Ad ulteriore dimostrazione di quanto enunciato si fa inoltre presente che esiste anche il fondo di riserva per tali eventualità e stiamo parlando della variazione del 30.11, quando ormai l’esercizio era sostanzialmente concluso.
Preme aggiungere che il considerevole aumento del fondo di cassa finale 2017 rispetto all’esercizio precedente non rappresenta lo sperpero di “soldi pubblici” ma è comunque una riserva degli avanzi non utilizzati negli esercizi precedenti. A questo riguardo si ribadisce, ancora una volta, il limite imposto dalla normativa vigente sul saldo di finanza pubblica che non permette la destinazione dell’avanzo nel suo complesso. Chiunque abbia avuto un minimo approccio con la contabilità pubblica conosce la sostanziale differenza fra l’impegnato e il pagato. Al 31.12.2016 il Comune di Manciano aveva somme impegnate e da pagare per €. 786.906,99, mentre al 31.12.2017 aveva somme impegnate e da pagare per €. 1.261.896,40. Questa differenza si riferisce a lavori, servizi e forniture eseguite nell’ultima parte dell’anno, il cui pagamento fisico è avvenuto nel 2018.
L’incremento del fondo cassa è stato estremamente elevato nel 2017 e pur sottraendo la differenza fra e somme impegnate e da pagare al 31.12.2017, rispetto a quelle impegnate e da pagare al 31.12.2016, resta una cifra ingente, che peraltro dimostra, anche in termini di cassa, la capacità di spesa persa dall’ente sull’esercizio 2017.
2015 | 2016 | 2017 | |
Fondo Cassa al 31/12 | € 3.313.112,00 | € 3.048.046,00 | € 4.346.090,00 |
Si fornisce, come corollario dell’analisi finanziaria un prospetto riassuntivo, in cui si evince sia dall’analisi del risultato di gestione fatto con il prospetto del TUEL (quello da tenere come riferimento a livello politico), sia dall’analisi della gestione di competenza, sia dall’analisi per cassa lo stesso identico risultato, che dimostra una ingente capacità di spesa non utilizzata e potenzialmente persa per sempre.
2016 | 2017 | Aumento Avanzo | |
Avanzo libero TUEL | € 322.199,00 | € 1.069.472,00 | € 747.273,00 |
Avanzo gestione competenza | € 267.717,00 | € 1.017.363,00 | € 749.646,00 |
Fondo cassa | € 3.048.046,00 | € 4.346.090,00 | € 823.054,00 |
* In tale tabella il fondo cassa è depurato dalla differenza di impegni delle somme impegnate e da pagare nei due esercizi 2016 e 2017.
Conclusioni Politiche
Dividiamo le considerazioni politiche per punti:
1) La giunta Morini, nell’esercizio 2017 ha perso una capacità di spesa di € 1.036.191, risorse in larga parte non più utilizzabili negli esercizi successivi.
Asserire che il risultato di amministrazione, anche analizzandolo in termini di competenza, è in linea con il triennio, non corrisponde alla realtà, in quanto nell’esercizio 2016 non si era persa capacità di spesa, poichè tutto l’avanza generato era utilizzabile nell’esercizio successivo, mentre al contrario nell’esercizio 2017 la capacità di spesa persa è ingente e purtroppo persa per sempre.
Se anche andiamo a considerare l’applicazione al 2018, di una parte dell’avanzo di amministrazione 2017, considerando la sua entità simile a quella del fondo crediti dubbia esigibilità, che a fine anno va a costituire avanzo di amministrazione, si evince che sostanzialmente il saldo di capacità di spesa recuperata sarà pressochè nullo anche nei futuri esercizi, 2018 compreso.
2) Con l’analisi di questi dati si è dimostrato che, anche in termini di competenza, “politicamente” non si può dire che l’avanzo della gestione di competenza del 2017 è “solo” 75.000€ superiore rispetto all’avanzo di competenza 2016, in quanto il dato reale della differenza, scorporando l’applicazione dell’avanzo degli esercizi precedenti è di € 749.646,00. Ed il vero dato politico, da analizzare, se si vuole considerare la gestione di competenza è il seguente: avanzo gestione competenza 2016 di € 267.717 e avanzo gestione competenza 2017 di € 1.017.363.
3) Sempre dall’analisi dei dati, emerge in modo chiaro come non si possa asserire che la percentuale di avanzo spendibile sul totale è solo del 6,60% ed in linea con gli esercizi precedenti. Considerando infatti l’avanzo applicabile e non applicato nel 2017, quella reale è del 10,16%. Quasi il doppio rispetto agli esercizi precedenti (5,89%).
In sostanza quindi, mentre negli esercizi precedenti, grazie ad una buona gestione politica del bilancio non si era mai persa capacità di spesa, la giunta Morini ha perso oltre un milione di euro di capacità di spesa, in larga parte non più recuperabile.
Un ultima, amara, considerazione si fa analizzando la situazione finanziaria del 2018, che prevede un piano delle opere pubbliche senza nessuna opera su viabilità ed edilizia scolastica. Considerando che del margine dell’avanzo di amministrazione 2017 applicabile nel 2018 di € 459.158,76 (vedasi anche pagg. 14 e 15 della relazione al Bilancio di Previsione 2018 dell’Organo di Revisione pubblicata sul sito istituzionale dell’Ente nella sezione “trasparenza”) sono già stati applicati € 400.000,00, “chiunque abbia avuto un minimo approccio con la contabilità pubblica” può comprendere che il margine di manovra residuo è di € 59.158,76, una riserva assolutamente insufficiente per sopperire a potenziali emergenze, come già accadute nei mesi autunnali degli anni 2012 e 2014.
Ed a tal proposito ci preme sottolineare come esiste giurisprudenza consolidata della Corte dei Conti, la quale ha formulato numerose pronunce specifiche nei confronti di Enti che presentavano un risultato complessivo positivo, ma un disavanzo nella gestione di competenza, a dimostrazione che, neanche l’ingente avanzo di amministrazione complessivo, in quanto va garantito l’equilibrio della gestione di competenza, potrà essere utile in tali emergenziali circostanze.
Ecco dimostrato come le affermazioni effettuate dal gruppo di opposizione “Tradizione e Futuro” sono corrette ed inconfutabili, siano esse analizzate secondo il prospetto del risultato di amministrazione previsto dal TUEL, siano esse analizzate in termini di competenza o di cassa. Resta il profondo rammarico per la capacità di spesa persa per sempre e la forte preoccupazione per il bilancio del 2018 che di fatto non prevede interventi per le opere pubbliche strategiche, ne margini di manovra in caso di emergenze.
NB I dati nel presente prospetto sono estrapolati dal bilancio consuntivo 2015, 2016 e 2017, e dalle relazioni dei revisori dei conti.