CICLO DEI RIFIUTI
L’avvento della legge regionale 69/2011, i cui effetti si sono resi manifesti dal gennaio 2014, ha cambiato totalmente la possibilità di intervento delle amministrazioni locali in merito alla gestione del ciclo dei rifiuti.
In seguito alla predetta legge, la Toscana è stata suddivisa in tre Ambiti Territoriali Ottimali (ATO), il nostro comune è compreso nell’ ATO Toscana Sud, che raccoglie tutti i comuni delle province di Grosseto, Arezzo e Siena e 6 Comuni della Val di Cornia.
Le decisioni sul governo del ciclo dei rifiuti, pertanto, vengono prese in Assemblee di 109 comuni, in cui le piccole amministrazioni hanno un peso percentuale irrisorio rispetto ai capoluoghi di provincia e ai comuni nei quali si trovano impianti di trattamento e smaltimento rifiuti. Questo sistema ha impoverito il potere decisionale delle amministrazioni locali, rallentando i processi virtuosi che si pongono l’obiettivo di raggiungere gli standard europei in termini di percentuali di raccolte differenziate ed ottenere importanti risparmi in tariffa.
L’ingresso del Gestore Unico a servizio dei 109 Comuni dell’Ambito “Toscana Sud”, al posto delle attese economie di scala, ha portato aumenti dei costi per la raccolta e il trasporto dei rifiuti pari al 50%. La chiusura della discarica del Tafone, al 31/12/2012, ha fatto sì che i rifiuti del nostro Comune venissero conferiti presso la discarica di Cannicci e, dal 1 gennaio 2014, all’impianto di trattamento di Strillaie (GR): il costo di smaltimento di una tonnellata di rifiuto indifferenziato,
pertanto, è progressivamente passato da circa € 48 (Tafone) a circa € 153 (Strillaie) al netto di IVA.
Il quadro è stato completato dal legislatore nazionale, che con l’introduzione della nuova legge sulla tassa dei rifiuti (Tari), ha imposto che i costi legati alla raccolta e allo smaltimento dei rifiuti fossero totalmente a carico dei cittadini, impedendo ai Comuni di alleviare le tariffe pagando parte degli oneri con fondi presi dal bilancio comunale.
La nostra azione di governo sarà incentrata sulla prosecuzione del percorso avviato dalla precedente amministrazione che, nonostante il quadro generale, si è battuta per un maggior riconoscimento delle istanze dei piccoli comuni, ed è riuscita ad inserire importanti miglioramenti del servizio, tra tutti la raccolta stradale del rifiuto organico (che ha costi di smaltimento quattro volte inferiori rispetto al rifiuto indifferenziato), e la raccolta domiciliare dedicata alle utenze non domestiche (bar, ristoranti, negozi, strutture ricettive, ecc.). Inoltre, è stato introdotto un sistema di pesatura presso il Centro di raccolta comunale in loc. San Giovanni, che ha permesso di identificare puntualmente le utenze domestiche più virtuose e di applicargli uno sgravio sulla tariffa.
Azioni nel breve periodo:
- intensa campagna di comunicazione ed educazione nelle scuole, al fine di rendere consapevoli le giovani generazioni dell’importanza della differenziazione e del recupero di materie prime dai rifiuti
- miglioramento ed estensione del servizio di raccolta puntuale dedicato alle utenze non domestiche del territorio comunale
- avvio del compostaggio di comunità nelle frazioni alte del comune (San Martino, Poggio Murella e Poggio Capanne); i centri abitati suddetti verranno dotati di un sistema di compostiere in cui i cittadini potranno conferire i rifiuti organici, escludendo questa frazione del rifiuto (che rappresenta il 30% del totale), dall’attuale sistema di raccolta, e beneficiando quindi degli abbattimenti di costo che derivano da tale azione.
Azioni nel medio periodo:
- riorganizzazione generale del servizio di raccolta dei rifiuti, attuando un sistema misto di raccolta domiciliare nei centri maggiormente popolati e di prossimità nei centri a minor densità abitativa e nelle zone aperte, anche con l’ausilio di postazioni informatizzate che consentono la pesatura e la tracciabilità del rifiuto;
- estensione della raccolta domiciliare a tutte le utenze non domestiche del territorio comunale
- raggiungimento dello standard europeo di percentuale di raccolta differenziata (65%), entro tre anni;
- conseguente abbattimento delle tariffe in essere;